mercoledì 3 novembre 2010

Maria Giovanna di Savoia e la cioccolata calda

In una giornata fredda e piovosa come quella di oggi, cosa c'è di meglio di una bella tazza di cioccolata calda fumante? Se poi invece di quella polverina marroncino chiaro che sembra zucchero colorato di cacao, utilizziamo del CIOCCOLATO vero, allora sì che è tutta un'altra storia! La storia di Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, la "Madama Reale", per essere precisi. Nel Settecento e fino agli anni '30 dell'Ottocento, infatti, non esisteva nemmeno il burro di cacao come materia prima a sè stante, e la cioccolata calda veniva quindi prodotta con pezzi di cioccolato, non con polvere di cacao.
La Fabbrica di Cioccolato Leone presenta quest'anno il Cioccolato Grezzo alla Pietra, prodotto con attrezzature del diciottesimo secolo: macchine a molazze, rulli e conche esclusivamente in pietra (porfidi e graniti). Il cioccolato ottenuto risulta leggermente granuloso e ricco di fibre, che lo rendono ideale per cioccolate in tazza dense e cremose senza bisogno di addensanti che normalmente si trovano nei prodotti industriali. Ma cosa centra la Madama Reale in tutto questo? Fu proprio lei che, nel 1678, concedette la prima patente di "cicolaté" a Giò Antonio Ani, che iniziò a produrre e a vendere cioccolata, dando inizio alla tipica tradizione piemontese.

La Ricetta della Cioccolata di Madama Reale - ingredienti per 2 tazze:

0,25 l di latte fresco (o acqua)
1 barretta di cioccolato grezzo alla pietra Leone, 55 gr

Sciogliete il cioccolato nel latte o nell'acqua ben caldi e fate sobbollire a fuoco moderato, mescolando continuamente per 4-5 minuti, fino alla densità voluta. Lasciar riposare per 2 minuti e poi servire, magari in un'antica cioccolatiera d'argento, agitando con l'apposito "molinilli" (frullino, anticamente in legno).

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